Enigmistica senza regole


                                                                                   Enigmistica senza regole

I prodotti dell’Enigmistica Classica nascono esclusivamente dalla creazione intellettuale. Per questo motivo l’EC si può definire
una vera e propria forma artistica, una piccola branca dell’Arte non ancora studiata da nessuno al di fuori della nostra cerchia,
perché per poterne essere critici bisogna anche essere intenditori della disciplina.
Tutte le creazioni artistiche non soggiacciono a imposizioni, a regole. Né si potrebbe immaginare una sorta di «manuale» o di
«regolamento» che imponga ciò che si può e ciò che non si può fare. Sarebbe ridicolo e mortificante imbrigliare un artista con
stupidi diktat. Picasso avrebbe scagliato sul malcapitato censore un pennello o addirittura tutto il cavalletto! La confusione
viene generata solitamente con improvvidi accostamenti con gli scacchi, la dama e addirittura il gioco del calcio! Questa
confusione nasce dal fatto che non ci si sofferma a riflettere che mentre l’EC è pura espressione artistica, gli altri giochi citati
sono solo applicativi, di uso, e quindi non creativi. E, come tutte le creazioni artistiche, si può parlare di tecnica e di estetica.
Ai neofiti vanno spiegate le qualità tecniche che rendono importante un elaborato, sia esso poetico, epigrammatico, rebus o
crittografia. Parametri seri, insomma, che servono per valutare la concretezza creativa, la novità delle idee, lo svolgimento
del tema che ci siamo prefissato, il costrutto sintattico, il distacco concettuale fra soggetto apparente e reale, la carica di
umorismo per gli epigrammatici, l’atmosfera (come amava definirla Zanzibar) per i poetici. Sono questi gli aspetti tecnici che
conferiscono rigore e vigore a un elaborato. Non le… regole.

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